Descrizione Della Digitalizzazione

Anche il suono può essere digitalizzato. Secondo il Teorema di Fourier qualsiasi suono presente in natura è un suono composto da una frequenza fondamentale e da un numero di armoniche pari o dispari a seconda del tipo d'onda stesso.

Il Teorema è utilizzato inoltre per l'analisi spettrale del suono; viene utilizzata per questo la FFT (Fast Fourier Transform) che scinde un suono nelle sue componenti (armoniche) per poterlo rappresentare graficamente e studiarlo con precisione.

Con il passare degli anni, la forma digitale ha preso pieno controllo e le applicazioni multimediali sono diventate ad uso di tuti i giorni per ognuno di noi, l'utilizzo audio digitale vocale è certamente il sistema più usato, l'unico neo sta nella grandezza dei file prodotti che risultano essere troppo grandi, è bene dunque accompagnare la tecnica di digitalizzazione audio con quella della compressione dei dati.

A seconda della tecnica usata per la compressione dei file sono stati creati diversi modelli, ad esempio l'Empeg è uno dei più comuni modelli per la codifica audio-video.

Il suono essendo un segnale continuo senza interferenze prima di essere memorizzato deve essere campionato ottenendo un segnale digitale, i parametri utilizzati sono tre e influenzano sia lo spazio occupato sia la qualità del suono, essi sono: la risoluzione, la frequenza in cui viene campionato, e il numero di canali.

Il numero di canali si divide in mono e stereo, il mono ha un unico canale, mentre lo stereo occupa il doppio del segnale mono, anche se negli ultimi tempi i canali sono notevolmente aumentati.

Nella risoluzione invece vengono rappresentati i tipi di bit, generalmente il numero di bit varia tra 8 e 16 a campione, ed infine la frequenza di campionamento che può variare a seconda delle registrazioni fatte, che possono essere vocali o sonore.

Ecco perchè i segnali analogici diversi, se sono campionati con una frequenza grande, possono dare luogo alla stesso audio digitale.